Maestri! (di Zazie)

di Lunedì partiamo

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Maestri,insegnate ai vostri alunni l’uso della punteggiatura. Io che quella volta mi son persa la lezione, ora metto i punti, e le virgole, e i punti e virgola, così, come capita, li lancio nel discorso come semi di grano nel campo, dove cadono cadono, pazienza; e lo so, lo so! che non va bene avere questa insicurezza ma tant’è! e so anche che non sono sola, là fuori. Cosa credete?
Maestri! Insegnate ai vostri alunni l’uso della punteggiatura, è importante sapere, pensate a me, che io tutte le volte che scrivo qualcosa mi vedo di fronte un mucchione di punti e virgole e punti esclamativi e punti di domanda e due punti, tutti quanti lì mischiati e accavallati e invischiati senza pudore uno sull’altro a fare un mucchione di punteggiatura, che sembra una montagna di fieno di segni, e io, poi, piuttosto che impazzire a destinare a ognuno il suo posto nel discorso che ho scritto, piuttosto mi immagino di tuffarmici dentro, a questo mucchione di paglia, e di nuotare, di immergermi dentro, fino in fondo, e nuota e nuota giù giù giù a cercare il punto della situazione, e invece credetemi,è peggio che cercare l’ago, perché quei segnetti, Maestri, non sembra ma il mucchione di paglia di segnetti è poco morbido, date retta, anzi, direi che è spigoloso un bel po’, altro che l’ago.

Maestri! Insegnate la punteggiatura ai vostri alunni, pensate a me, dite quanto è importante, raccontate loro la storia di Martin, che per un punto perse la capa! La punteggiatura può essere questione di vita e di morte!
Maestri! Dopo avergli insegnato la punteggiatura, mi raccomando le doppie.